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Staff della Giuria di qualità del Primo Maggio 2014!

Staff della Giuria di qualità del Primo Maggio 2014!

 

Enrico Capuano (musicista, cantautore e compositore, colonna musicale del 1 maggio), Giampaolo Rosselli (discografico), Giampiero Vigorito (critico e giornalista), Paolo Dossena (discografico) e Franco Zanetti formeranno la giuria di qualità del contest Primo Maggio festival! La giuria di qualità è infatti composta dai cinque componenti, che avranno la responsabilità di decidere quali saranno i 3, tra gli 8 (artisti e band emergenti), che saliranno sul palco del Primo maggio 2014. Saranno infatti in 8 ad accedere alla fase successiva, i “WeLive-Semifinali con esibizione dal vivo”, che si svolgerà il 28 e 29 aprile al Contestaccio di Roma e che vedrà gli artisti sfidarsi dal vivo per diventare una delle 3 proposte che salirà sul palco del Concertone di Piazza San Giovanni. Le 8 band che si sfideranno sono: Fiori di Cadillac, La Maschera, KuTso, Villazuk, i Dada Circus, i Disco Socks, Pagliaccio e Bastian Contrario…. Detto ciò, cos’altro possiamo aggiungere? Che l’avventura continua!…

Per altre info sul Contestaccio, visitare il seguente sito: www.contestaccio.com

Sandokan intervista gli Dei delle zone infette

Gli Dei delle zone infette
 


Gli Dei delle zone infette, ovvero il nuovo prog italiano, una band che sta diventando sempre di più un punto di attrazione per i cultori del genere I DDZI (Dei delle zone infette) si formano a gennaio 2011. Questo progetto nasce dall'esigenza comune di creare della musica indipendente originale e di alta qualità. Amiamo spaziare tra i diversi generi che hanno più influenzato la nostra carriera: rock/ space & psychedelic, rock/krautrock/progressive/ post-rock, metal, cercando di essere sempre noi stessi e curando in ogni piccolo dettaglio l'originalità ed il suono finale dei nostri lavori. Registriamo da soli nel nostro studio privato occupandoci della pre-produzione, di tutte le fasi di registrazione e del missaggio, mentre la fase finale di Mastering viene curata dagli ingegneri dello Sterling Sound di New York. Il nostro primo lavoro: Otherwise, distribuito da Zimbalam su tutte le piattaforme digitali, ha ottenuto dei buonissimi riscontri ed è stato presentato live al Teatro di Villa Sora a Frascati davanti a 300 persone. L’album è stato poi successivamente passato su Radio Rock 106.6 FM quasi ogni giorno per i mesi successivi, specialmente nelle trasmissioni di Simone e Djea Claudia, su una frequenza seguita quotidianamente da 150 mila persone. Radio Rock poi ci ha anche ospitati nella proprio sala live per eseguire dal vivo il nostro album Otherwise, che è entrato anche a far parte della colonna sonora di Bike Riders, una serie tv attualmente in onda su Nuvolari Tv. Successivamente la band è stata ospite di Andrea il Drago dj a Radio Poddjo e a Qlub Radio 89.3 FM, all'interno della trasmissione Blond World condotta da Andrea il Drago ed Enrico Capuano.

Intervista agli Dei delle zone infette:

Sandokan: Quando è nata l’idea di fare musica e da quanto tempo è nato questo progetto?

Dei delle zone infette: L’idea di fare musica è iniziata tanto tempo fa, ma questo progetto è nato nel 2011.

Sandokan: Quali sono le vostre influenze artistiche maggiori?

Dei delle zone infette: Le più rilevanti sono legate al prog e alla psychedelia degli anni 70, ma anche il progressive rock moderno ha avuto grandi influenze sulla nostra musica. Per citare dei nomi: Pink Floyd, Alan Parson, Camel, Porcupine Tree, Tool, Isis, Opeth, Banco, Pfm, Goblin, CSI, etc..

Sandokan: Il nome di una band è importante, come è nato?

Dei delle zone infette: Nasce dalla nostra passione per Giovanni Lindo Ferretti, quindi abbiamo estrapolato la frase “Dei delle zone infette” dalla canzone Rozzemilia dei CCCP, anche se oggi preferiamo usare l’acronimo DDZI.

Sandokan: Come è il rapporto con il pubblico?

Dei delle zone infette: Buono, finora abbiamo sempre avuto un bel riscontro, sia nei feedback ricevuti online che sulla presenza ai nostri concerti.

Sandokan: Quali differenze ci sono tra esecuzione in studio e live, quale preferite?

Dei delle zone infette: Il lavoro in studio è una cosa molto complessa che richiede tempo, dedizione e sacrificio, spesso ci vogliono tanti mesi per vedere un’opera compiuta. L’esibizione live è solo la conclusione di questo percorso e possiamo considerarla quasi come un divertimento, anche se richiede una preparazione meticolosa in sala prove.

Sandokan: Quale grande palco sogni per una vostra esibizione?

Dei delle zone infette: Essendo di Roma sarebbe bello potersi esibire nella nostra città alla festa del 01 maggio a San Giovanni, ma vanno bene un po’ tutti i palchi che abbiano caratteristiche a noi consone.

Sandokan: La cosa più buffa o più strana, accaduta durante un’esibizione?

Dei delle zone infette: Penso che uno dei momenti più divertenti sia stato a maggio 2013 durante il release party di Otherwise, quando a metà serata durante una intro molto bassa di dinamica in cui i presenti in sala erano in religioso silenzio, il figlio di Roberto che era in prima fila in braccio alla madre ha strillato a squarciagola “ Papaaaa’, facendoci scoppiare dal ridere sul palco.

Sandokan: Se non avessi intrapreso il percorso musicale, in quale altra arte vi sareste cimentati?

Dei delle zone infette: Artigianato tipico nel settore del legno o fotografia.

Sandokan: Quale regista famoso sognate per un vostro video?

Dei delle zone infette: Sarebbe bello lavorare con chiunque per una colonna sonora, ma dovendo scegliere sicuramente Gabriele Salvatores.
 
Sandokan: Tre aggettivi con cui definireste la vostra musica?
 
Dei delle zone infette: Ipnotica, estemporanea, emozionale...

Intervista ai QIp



Intervista ai QIp (Marco, cantante e autore dei Qip; Nicola, chitarra e autore dei Qip):

 

Sandokan: Marco, volete parlarci del vostro progetto? Quando è nata l’idea di fare musica?
Marco: E' nata nell'adolescenza, quando come sempre ci si trova al bivio tra il fare qualcosa di utile che ti appartiene, o qualche "stupidaggine" facendo male solo a te stesso, consiglio a tutti di scoprire una passione vera ovviamente.
Sandokan: Nicola, quando è nata l’idea di fare musica?
Nicola: Da quando mi hanno regalato la chitarra, il giorno del mio quattordicesimo compleanno…
Sandokan: Quali sono le vostre maggiori influenze artistiche?
Marco: Tutte le cose musicali belle e che emozionino certo che per affinità elettive alla fine ci si ritrova a condividere e a rivisitare i cantautori e il rock italiano
Nicola: Nino Rota, Miles Davis, Frank Zappa, Bob Marley…
Sandokan: Il nome di un artista o di una band è importante, come è nato il vostro?
Marco: E' importante ma non sempre, spesso i nomi sono semplicemente belli foneticamente nel caso nostro volevamo fare un elogio all'imperfezione umana
Sandokan: Come è il rapporto con il pubblico?
Marco: E' fondamentale… i dischi e la rete sono il biglietto da visita il rapporto con il pubblico è determinante per migliorare e costituire il blocco vero delle persone che ci seguono…
Nicola: Abbiamo una gran voglia di comunicare
Sandokan: Quali differenze ci sono tra esecuzione in studio e live?
Marco: Lo studio è veramente lavoro… la parte anche ludica è più che altro nei live…
Nicola: Dal vivo abbiamo molto più pathos…
Sandokan: Quale grande palco sogni per una esibizione?
Marco: Francamente sogno tanti palchi interessanti dove suonare… comunque uno dei più belli a livello italiano è il concertone del Primo maggio!
Nicola: L'Olympia di Parigi!
Sandokan: La cosa più buffa o più strana, accaduta durante un’esibizione?
Marco: Non lo auguro a nessuno, salta la corrente e non sai cosa dire e fare per un bel po' di minuti alla fine racconti la storia della tua vita come ne cabaret sperando che qualcuno la trovi interessante,
Nicola: La cosa più buffa o più strana, accaduta durante un’esibizione? Il fatto che abbia cominciato a piovere a dirotto in piena estate appena iniziata la nostra canzone sull'acqua…
Sandokan: Se non avessi intrapreso il percorso musicale, in quale altra arte avresti ti saresti cimentato?
Marco: La pizza è una forma d'arte straordinaria!
Nicola: Tutte le altre…
Sandokan: Quale regista famoso sogni per un tuo video?
Marco: Francamente non lo so, dipende dall'idea…
Nicola: Alan Parker!
Sandokan: Tre aggettivi con cui definiresti la tua musica?
Marco: Non è facile con tre aggettivi…. comunque provo: sincera, lucida, irriverente!
Nicola: Onirica… surreale… grottesca!…