L’amore e la morte hanno [...] in comune quello
stato d’animo di “ebbrezza” per cui l’individuo rinuncia totalmente a voler
“apparire ciò che non è”, e quindi comprende l’inutilità di persistere nella
finzione e nella vanità di ogni giudizio che non sia fondato sulla pura realtà.
Ludovico Geymonat filosofo